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Come si conosce? - tra Carmelo Bene ed Elemire Zolla

 Come si conosce? Tu conosci? Io conosco? Come si fa a capire o ad avere un pensiero originale? Inizialmente l'unico modo è travasare nella propria mente il pensiero di qualcuno che si intuisce essere "importante" (non necessariamente saggio, perché la saggezza a volte è pazzia). Ma come si intuisce che qualcuno è "importante"? Non si può far niente per questo se non si ha qualcosa dentro che non ci dice qual è la via giusta ma almeno quali sono quelle sbagliate e non chi è saggio ma almeno da che parte è la parte meno assurda. Allora lì si trovano dei doni per capire qualcos'altro. Non bisogna sottomettersi mai a nessuno. Mai a nessuno. Tranne a chi è veramente sapiente. Non farsi possedere mai da chi è potente sulla terra, ma perdio, a chi è sapiente davvero sì. Non a chi è sapiente per finta, ti frega, ed ha sempre qualche falla. Ma poi troverai, alla fine, chi sa, non chi è potente, o dice di sapere, a lui, solo a lui sottomettiti. Per una verità bisogna

Dopo la catastrofe

 "E' quella potenza, quell'energia simbolica dirompente che in realtà ci si sforza di catturare in questo progetto delirante, o nell'altro più immediato, di prevenire i sismi con messe in scena di evacuazione. Il fatto più curioso ci viene dai calcoli degli esperti: lo stato d'emergenza decretato in previsione di una sisma scatenerebbe un tale panico che i suoi effetti sarebbero  più disastrosi di quelli della stessa catastrofe. Anche qui siamo in piena beffa: in mancanza di catastrofe reale, sarà lecito scatenare una catastrofe per simulazione, che non sarà inferiore all'altra e potrà sostituirla. Ci si domanda se non sia questo ciò che volteggia nelle fantasie degli "esperti" - è esattamente la stessa cosa nel campo nucleare: tutti i sistemi di prevenzione e di dissuasione non equivalgono forse a focolai virtuali di catastrofe? Col pretesto di sventarla, ne materializzano le conseguenze nell'immediato. Tanto è vero che non si può contare sul cas