Dopo la catastrofe

 "E' quella potenza, quell'energia simbolica dirompente che in realtà ci si sforza di catturare in questo progetto delirante, o nell'altro più immediato, di prevenire i sismi con messe in scena di evacuazione. Il fatto più curioso ci viene dai calcoli degli esperti: lo stato d'emergenza decretato in previsione di una sisma scatenerebbe un tale panico che i suoi effetti sarebbero  più disastrosi di quelli della stessa catastrofe. Anche qui siamo in piena beffa: in mancanza di catastrofe reale, sarà lecito scatenare una catastrofe per simulazione, che non sarà inferiore all'altra e potrà sostituirla. Ci si domanda se non sia questo ciò che volteggia nelle fantasie degli "esperti" - è esattamente la stessa cosa nel campo nucleare: tutti i sistemi di prevenzione e di dissuasione non equivalgono forse a focolai virtuali di catastrofe? Col pretesto di sventarla, ne materializzano le conseguenze nell'immediato. Tanto è vero che non si può contare sul caso per provocare la catastrofe: bisogna trovare il suo equivalente nel dispositivo di sicurezza.

Così, è evidente che uno stato o potere abbastanza sofisticato da prevedere i terremoti e prevenirne tutte le conseguenze costituirebbe un pericolo per la comunità e la specie più formidabile degli stessi sismi. I terremotati dell'Italia meridionale hanno violentemente attaccato lo stato italiano per la sua negligenza (i media sono arrivati prima dei soccorsi, un segno evidente della gerarchia attuale delle urgenze), hanno a buon diritto imputato la catastrofe all'ordine politico (nella misura in cui esso ha la pretesa di un'universale sollecitudine verso le popolazioni), ma non si sognerebbero mai di auspicare un ordine capace di una tale dissuasione delle catastrofi: il prezzo da pagare sarebbe tanto elevato che tutti in fondo preferiscono la catastrofe - questa, con le sue miserie corrisponde per lo meno all'esigenza profetica di sparizione violenta. Corrisponde per lo meno all'esigenza profonda di farsi beffe dell'ordine politico. Lo stesso dicasi per il terrorismo: che cosa sarebbe uno stato capace di dissuadere e annientare ogni terrorismo sul nascere (la Germania)? Dovrebbe esso stesso armarsi di un uguale terrorismo, dovrebbe generalizzare il terrore a tutti i livelli. Se è questo il prezzo della sicurezza, è vero che è il sogno profondi di tutti?"

(Da "Le strategie Fatali", Jean Baudrillard, 2011) 

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